Ne avete sentito parlare in varie occasioni e adesso approfondiamo il discorso sulla cottura in casseruola: cos’è e come si fa, sul fornello o in forno.

Sapere come cucinare in casseruola non è complicato. Attraverso questo metodo si possono preparare stufati o brasati. Ad ogni modo, è un processo che necessita di tempi lunghi, a seconda dell’ingrediente base, e di temperature basse. Il segreto principale in questo tipo di cottura è che non si deve mai raggiungere il punto di ebollizione. Tuttavia, è bene conoscere tutti i segreti per creare dei piatti dal sapore eccezionale.

Cottura in casseruola
Cottura in casseruola

Cottura in casseruola: cos’è e perché utilizzarla

Questo metodo di cottura prende il nome da uno strumento indispensabile. La casseruola non è una comune pentola, ma un recipiente dalla forma particolare. Solitamente, si presenta come un ovale e ha un’altezza che non è mai superiore al suo diametro (contrariamente si parlerebbe di una semplice pentola). Viene sempre accompagnata da un coperchio ed è provvista di un manico lungo o due corti e di un fondo molto spesso.

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Tradizionalmente, questo recipiente viene prodotto in rame. Al giorno d’oggi, è diffusa anche la versione in ghisa o in coccio. In essa, si possono realizzare saporite zuppe di legumi o ragù. Inoltre, è ottima anche per i brasati o gli stufati, di carne o di pesce, ovvero molluschi con tentacoli. Il risultato sono dei piatti in umido caratterizzati da una salsa molto densa. Il recipiente ha una superficie di evaporazione più piccola, rispetto alla sua capacità, quindi il liquido (fatto dal vino o dal brodo) evapora molto lentamente, tendendo piuttosto ad addensarsi. Il coperchio, inoltre, trattiene vapori e sapori, per un prodotto più aromatizzato.

Cottura in umido in casseruola, in forno o sul fornello

Questo metodo di cottura prevede alcuni passaggi delicati. Il punto di partenza è un buon soffritto, in olio o burro. Specialmente se utilizzate carne e verdure, mettete in casseruola prima i pezzi di carne, poi procedete con le verdure. Tagliatele in dimensioni uguali e unitele ai vari aromi. Inizialmente, basta far cuocere a fiamma bassa, sfumare il vino o il brodo e lasciar rosolare. In alternativa, potete anche utilizzare la passata di pomodoro.

Dopo questi passaggi, dovrebbe avvicinarsi il punto di ebollizione. Prima di far bollire, abbassate la fiamma, coprite con il coperchio e lasciate stufare. Potete lasciar cuocere sul fornello, mantenendo la fiamma molto bassa e mescolando di tanto in tanto. Se preferite, continuate la cottura in forno, impostate la temperatura tra i 160-170°C. Prima di terminare, potete insaporire con il sale necessario ed erbe fresche.

Cottura in casseruola: come si fa e per quali ricette è più indicata

Le ricette con cottura in casseruola sono tante e varie, perché è un metodo di lavorazione che si sposa bene con diverse preparazioni. Tra quelle che più sentiamo di consigliarvi, nelle giornate fredde in cui servono pietanze calde per potersi riscaldare, ci sono brasati e stufati. Tra i primi, troviamo un buon brasato al Barolo oppure un brasato al vino rosso con insalata e pecorino.

C’è, però, una differenza tra i due tipi di pietanze. Mentre gli stufati prevedono una cottura a fiamma basa dall’inizio alla fine, nell’altro caso si comincia con una rosolatura a fiamma vivace, per poi passare a quella più dolce.

Potete dare sfogo alla fantasia con piatti a base di carne, come uno stufato di manzo alle castagne o uno stufato di cosce di pollo all’arancia. Per delle pietanze a base di verdure, bisogna provare lo stufato di ceci con carote e spinaci al curry oppure un semplice stufato di verdure.

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ultimo aggiornamento: 19-01-2022


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